L’Orchestra Pistapòci è un progetto educativo musicale – ideato dalla Scuola di Musica Cem Lira di Parma – che ha mosso i primi passi lo scorso anno in risposta ad uno specifico invito rivolto dalla Regione alle scuole di musica accreditate. Lo si potrebbe forse definire una sorta di “reinvenzione”, localizzata ed attualizzata, del famoso movimento delle orchestre sudamericane creato a partire dagli anni settanta del secolo scorso dal venezuelano José Antonio Abreu (“El Sistema”). L’Orchestra Pistapòci (“Pistapòci” in dialetto parmigiano significa letteralmente “pesta pozzanghere”, un’espressione ironica utilizzata colloquialmente per indicare chi spreca tempo ed energie in attività apparentemente inutili…) è sostanzialmente un’attività organica di insegnamento di strumenti musicali e di musica d’insieme corale/strumentale, che si caratterizza per alcune fondamentali caratteristiche:

  1. Il rapporto tra studio individuale dello strumento e musica d’insieme è praticamente ribaltato rispetto a quanto tradizionalmente avviene nel campo della didattica musicale: la musica d’insieme, infatti, non è intesa come “conclusione”, come obiettivo finale dell’insegnamento strumentale, bensì come punto di partenza, come attività che “motiva” lo studio di uno strumento, e dunque lo precede e lo accompagna in tutte le sue fasi.
  2. Lo staff dei formatori impegnati nella realizzazione del progetto è costituito sia da musicisti in possesso di una rigorosa preparazione conservatoriale e di una solida esperienza didattica, sia da strumentisti giunti alla musica attraverso un percorso di “autoformazione”: i due opposti percorsi di avvicinamento alla musica, quello “formale” tipico della scuola, e quello “autodidattico”, basato sugli scambi “peer-to-peer”, ampiamente seguito dai giovani (basti pensare a come si formano in genere le band pop-rock), hanno la possibilità di collaborare, di confrontarsi, di scontrarsi proprio sul terreno concreto dell’attività formativa, dando origine ad una grande ricchezza di soluzioni a volte del tutto inedite.
  3. Il repertorio musicale affrontato non viene imposto dall’alto, ma trae origine dalle abituali frequentazioni musicali dei giovani, intese come punto di partenza sul quale si inserisce l’azione orientatrice dei formatori, volta a far nascere scelte di qualità e ad allargare gli orizzonti musicali dei partecipanti.
  4. Gli strumenti utilizzati e proposti ai giovani non si limitano alle ridotte e consuete opportunità offerte dalla didattica più diffusa, ma spaziano a tutto campo dagli strumenti della tradizionale orchestra sinfonica alle grandi possibilità offerte dall’elettronica, dall’autocostruzione di strumenti agli usi creativi della voce e del proprio corpo (beatboxing, body percussion, etc.).
  5. Le attività musicali d’insieme (ovviamente nei limiti concessi dalle possibilità organizzative) non si svolgono per gruppi omogenei dal punto di vista dell’età e delle competenze già acquisite, ma prediligono al contrario la formazione di compagini totalmente disomogenee, nelle quali si innescano processi di emulazione, di scambio, di aiuto reciproco tra ragazzi di età e di abilità diverse. La modalità didattica prevalente, dunque, non è quella del tradizionale insegnamento unidirezionale, del trasferimento di competenze da chi sa a chi non sa, ma quella della “comunità didattica integrata”, nella quale avvengono scambi a più direzioni e si innescano processi enormemente più stimolanti e produttivi.
  6. L’orchestra non è un luogo didatticamente chiuso e protetto, ma è strutturalmente pronta ad aprirsi costantemente all’esterno, accogliendo ed integrando nel proprio lavoro la presenza degli “ospiti” più diversi, con i quali interagire e confrontarsi: musicisti delle più diverse estrazioni, dal rock alla musica classica, disposti a dare il loro contributo al progetto nelle forme più diverse.

 

Le attività si svolgono nei locali scolastici della scuola primaria “Gianni Rodari”(teatro e tre aule) in orario extracurricolare, con un incontro settimanale della durata di due ore, il lunedì pomeriggio dalle 16.40 alle 18.40.

Aderendo al progetto i partecipanti non vengono in alcun modo obbligati ad acquistare uno strumento musicale, cosa che rimane in ogni caso soltanto una scelta personale; vengono comunque incoraggiati a dotarsi di uno strumento personale, dato che la pratica della musica richiede una partecipazione ed un coinvolgimento che difficilmente possono rimanere confinati nell’ambito delle sole due ore settimanali svolte a scuola.

Gli strumenti di difficile trasporto e indispensabili per lo svolgimento dell’attività (come ad es. tastiere, batteria, impianti di amplificazione) vengono messi a disposizione dagli organizzatori nei locali scolastici dove saranno adeguatamente custoditi.  Per gli strumenti “individuali” invece, come ad es. la chitarra, il violino o gli strumenti a fiato, gli alunni saranno tenuti a portarli con sé, nel caso in cui già li possiedano; saranno incoraggiati ad acquistarli, nel caso in cui siano in grado di affrontare la spesa; oppure potranno ottenerli in “comodato d’uso”, dietro il pagamento di una piccola somma corrispondente al costo del noleggio e dell’apposita polizza assicurativa.

 

A seguito della partecipazione al bando indetto nel 2017 dalla Regione per il biennio 2017-’18 e 2018-’19, il progetto dell’Orchestra è stato approvato dalla commissione giudicatrice, collocandosi secondo nella graduatoria dei ventuno progetti risultati idonei a livello regionale , e riceverà quindi un finanziamento: inferiore in effetti a quanto necessario per la piena realizzazione del progetto, ma sufficiente comunque per avviare le attività in ben sei istituti scolastici, tra Parma città e provincia.

L’iniziativa viene ora proposta anche agli allievi dell’IC Salvo d’Acquisto: quarta e quinta della scuola primaria, prima e seconda della scuola secondaria inferiore. Trovandoci ormai a metà dell’anno scolastico, con la possibilità di svolgere dunque soltanto 30 delle 60 ore previste, la partecipazione al progetto viene offerta per quest’anno a titolo completamente gratuito.

 Per il prossimo anno sarà previsto l’intero percorso che si protrarrà per l’intero anno scolastico per un monte ore complessivo di 60 ore comprendenti gli incontri settimanali di 2 ore e la rappresentazione finale presso il Teatro al Parco; a fronte del cospicuo impegno sostenuto dalla Scuola di musica CEM Lira, l’anno prossimo sarà richiesto un piccolo contributo economico a carico delle famiglie, per integrare le parti del progetto non coperte dal finanziamento regionale.

Ulteriori informazioni, foto e video nel sito dell’Orchestra, www.pistapoci.it

 

Parma,lì,25.05.’18

Il Dirigente Scolastico

Nadia Malcisi

 Firma autografa sostituita a mezzo stampa
 ai sensi dell’art. 3 comma 3 DLgs. 39/1993